VASTO – “Due giorni fa nella Riserva Marina di Vasto, da tempo senza alcun controllo naturalistico, abbiamo verificato l’ennesimo saccheggio di un nido di Fratino. Di questo si è trattato, come si può verificare anche solo dalle foto del nido sulla sabbia, prima con uova e dopo senza, e osservando la posizione diversa delle canne intorno al nido che di certo non possono essere state spostate da, esempio, una cornacchia grigia. Così come una predazione di cane o altro avrebbe portato alla devastazione del nido invece rimasto intatto. Il nido era stato segnalato dalla SOA e dal GFV a Comune, Capitaneria di Porto, Carabinieri Forestali e Regione, come pure il successivo saccheggio. Siamo nel 2023 e dopo 30 anni di impegno personale e dei volontari del GFV per il Fratino, passando per tutte le (inutili) soluzioni per tutelarli (anche le più incredibilmente fantasiose…), constatiamo che nulla è cambiato per approccio di (quasi) tutti, nessuno escluso, a Vasto come in tanti altri luoghi. Tutti (o quasi) preda di quella incultura ecologica che ha trasformato le spiagge in tutto fuorché ambienti naturali quali erano. Incultura che ha visto come prime vittime i fratini, abitatori da sempre delle spiagge e letteralmente cacciati da casa loro. I piccoli successi per tutelare le spiagge sono demandati ovunque a quattro “eroici” volontari. Non possiamo più continuare questa manfrina fingendo che la questione (come del resto quella ambientale in genere) sia ancora rimediabile. Il punto di non ritorno è stato superato per tutta la questione ambientale, spiagge in primis, con buona pace di chi continua a fare banale ironia sul Fratino come di fronte al disastro ambientale e climatico che pure coinvolge tutti, nessuno escluso. Come GFV andremo sempre sulle spiagge, ma per il Fratino, se troveremo altri nidi a Vasto, è nostra intenzione non fare alcunché se non segnalarlo solo alla SOA. Avrebbe fatto bene l’Assessore all’Ambiente di Vasto a fare esposto contro ignoti piuttosto che lo facesse la stessa associazione che con atto improvvido, per tempi e modalità, ha collocato delimitazione senza prima contattare chi, come noi del GFV, aveva rintracciato il nido e lo stava gestendo. L’esposto da parte del Comune avrebbe avuto ben altro impatto considerando pure che il nido in questione faceva ben sperare per una ripresa delle presenze del Fratino sulla costa del vastese dove, per le nidificazioni, la situazione è veramente precaria dopo il picco dei 19 nidi nel 2014. Di pari passo, come sempre succede per il declino di ogni indicatore biologico, il degrado delle spiagge che, ripetiamo, hanno ormai interesse solo se trasformate – a pagamento! – in divertimentifici che nulla hanno a che fare neppure con il classico e popolare andare al mare”.
Stefano Taglioli
GFV Gruppo Fratino Vasto
» I migliori articoli direttamente su WhatsApp, entra nel nuovo canale di AbruzzoGlobale.it