TERAMO – “Martedì pomeriggio ci ha lasciati Claudio Calisti, fondatore e presidente del WWF Teramo e per anni consigliere regionale del WWF Abruzzo, volontario instancabile e appassionato, grande esempio per tutta la grande famiglia del panda“, lo rende noto la sezione regionale del WWF.
“Claudio – si legge in una nota – è stato portato via da una lunga malattia, ma fino all’ultimo ha partecipato attivamente alle tante battaglie ambientaliste sul suo territorio. Era sempre il primo a mettersi a disposizione, senza mai pretendere nulla per sé, pronto a sacrificare energie e tempo in favore della natura. Claudio è stato un ambientalista vero, capace di spendere ogni energia in un ambientalismo “semplice”, di cuore, legato all’amore per il territorio e per i luoghi che tante volte ha contribuito a difendere”.
“Ma soprattutto la sua attività nel WWF si è caratterizzata per la volontà di trasmettere l’amore per la natura ai più giovani. Alla sua tenacia e alle sue intuizioni si devono il primo Centro di Educazione Ambientale della provincia di Teramo, i primi campi trekking del WWF, i tanti progetti e concorsi di educazione ambientale con le scuole. Sono centinaia i banchetti, le manifestazioni, le escursioni, i convegni che Claudio ha organizzato, senza mai perdersi d’animo di fronte alle difficoltà o alle delusioni. Claudio era una persona generosa, totalmente disinteressata all’apparire e all’apparenza, ma sempre pronto a fare la propria parte, a lottare per un bene comune”.
“Il WWF perde una persona speciale, che ha saputo, in modo spontaneo, insegnare qualcosa a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. La famiglia del WWF, il presidente nazionale Luciano Di Tizio, la delegata regionale Filomena Ricci, i presidenti del WWF Abruzzo Montano Matteo Perazzini, del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco e del WWF Zona Frentana e Costa Teatina Ines Palena, i direttori e gli operatori delle Oasi e dei Centri di Educazione Ambientale, le guardie del WWF e i suoi amatissimi attivisti del WWF Teramo, a nome di tutte le strutture e i soci del Panda in Abruzzo, si stringono alla famiglia, a Miranda, Anna e Giacomo, con la promessa che l’esempio e la tenacia di Claudio continueranno a camminare sulle gambe dei volontari del WWF”.
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