PESCARA – Negli ultimi anni, grazie soprattutto a una cresciuta sensibilità, le iniziative di pulizia a mano delle spiagge sono diventate frequenti su tutta la costa abruzzese. Quella che si è tenuta nello scorso fine settimana a Pescara nell’area tra la linea di costa e il “Parco naturalistico dell’ambiente della sabbia e delle dune” (zona Madonnina) è stata del tutto particolare grazie a una intesa tra il WWF Chieti-Pescara e il corso di studi in Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Ateneo “Gabriele d’Annunzio”. All’azione di raccolta a mano dei rifiuti hanno partecipato una trentina di studenti universitari impegnati in una attività di tirocinio imperniata su attività fisica, salute e ambiente. I ragazzi, guidati dal prof. Pascal Izzicupo, docente di “Sport individuali”, e della sua collaboratrice dott.sa Sofia Serafini, si sono mossi nella spiaggia prospicente l’area dunale, dal molo nord per alcune centinaia di metri, dove hanno raccolto una grande quantità (purtroppo!) di rifiuti. I risultati sono stati infatti impressionanti: persino due pneumatici e uno scivolo per bambini semi-sepolti nella sabbia, oltre alla consueta abbondanza di pezzi di polistirolo, plastica di ogni foggia e dimensione, retine per l’acquacoltura, mozziconi di sigarette e quant’altro continuiamo ad abbandonare nell’ambiente. Significativo in tal senso il gran numero di pezzettini di plastica mescolati alle alghe e ai resti di organismi marini restituiti dal mare attraverso il moto ondoso.
La particolarità dell’evento era comunque nel fatto che a tutti i partecipanti è stato chiesto di indossare un accelerometro da polso per misurare la quantità e l’intensità dell’attività fisica svolta. I risultati verranno discussi in aula durante le successive lezioni del corso fornendo informazioni in più, preziose per chi si occupa di attività fisiche a livello di studi e di ricerca, ma anche per chi semplicemente regala un po’ del proprio tempo all’ambiente e agli altri impegnandosi in favore della collettività. È ormai opinione diffusa nella comunità scientifica che le tematiche ambientali, quali il cambiamento climatico, e l’inattività fisica siano argomenti strettamente associati. L’iniziativa svolta a Pescara rappresenta un piccolo esempio di come sia possibile fare del bene alla comunità e, al tempo stesso, alla propria salute.
Prima di mettersi all’opera gli studenti sono stati informati dalla presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco sia sul progetto “Salvafratino Abruzzo”, condotto da WWF e Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”, sia sulle cautele da adottare per non arrecare danno al prezioso habitat dunale.
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