
VASTO – Poche raccomandazioni per garantire una sana convivenza e scongiurare problemi di sicurezza tra specie diverse, quella umana e quella animale: è questo il senso dei suggerimenti che l’Asl di Lecce ha deciso di fornire ai cittadini salentini in considerazione della crescita di avvistamenti di esemplari di lupo nelle campagne e di possibili contatti. Consigli che valgono anche per la popolazione di Vasto, la città in cui gli avvistamenti di animali selvatici (probabilmente lupi) sono in aumento nell’ultimo periodo.
La popolazione di lupo Italiano (Canis Lupus) è in crescita principalmente per due ragioni: le norme in materia di protezione della specie risalenti al 1971 e lo spopolamento delle campagne che ha creato ampie aree favorevoli all’espansione delle popolazioni. Un altro fattore che, però, ha favorito la diffusione del lupo è stato l’incremento delle popolazioni delle prede naturali (cinghiali, caprioli, cervi, daini, ecc.).
Perché i lupi attaccano, sepura raramente, anche l’essere umano? Tre le ipotesi: l’animale potrebbe essere malato, potrebbe voler difendere una cucciolata nelle vicinanze, oppure, quella più frequente, potrebbe essere stato in precedenza alimentato dall’uomo del quale ora non ha più alcun timore.
Una prima raccomandazione ai cittadini è quella di non disturbare né avvicinare gli animali selvatici anche se appaiono in difficoltà ma allertare gli enti competenti evitando di avvicinarsi e toccare un animale selvatico, vivo o morto che sia.
Il sindaco di Vasto Francesco Menna ha anche fornito il suo numero di cellulare per segnalare gli avvistamenti in tempo reale su WhatsApp: “Mandatemi le segnalazioni al 338 6907436 o alla mia mail sindaco.menna@comune.vasto.ch.it“, ha detto nei giorni scorsi il primo cittadino.
Il lupo (Canis Lupus) è una specie particolarmente protetta ai sensi della Legge 157/1992 e che è previsto l’arresto da due a otto mesi o l’ammenda da 750 a 2mila euro per chiunque abbatta, catturi o detenga esemplari della specie in questione
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