ABRUZZO – “La MA è uno dei principali fornitori della ex Sevel, ha due stabilimenti ad Atessa ed entrambi producono per Stellantis.
Alla MA 2 di Atessa, ex Ingegneria Italia, probabilmente c’è stata la volontà di “Colpirne uno (due) per educarne 100”, questa è probabilmente la citazione che più calza a quanto accaduto in un lasso di tempo inferiore ai 10 giorni.
Il giorno 13 giugno 2024, probabilmente, due lavoratrici della MA2 hanno avuto un alterco (è l’azienda stessa che ha dato questa definizione), come tanti di noi ne abbiamo avuti e purtroppo ne avremo ma questa volta per questa probabile discussione fra lavoratrici la punizione è stata troppo, molto dura, il licenziamento.
Prima di erogare una sanzione del genere, si è riflettuto su quanto questa possa pesare sulla vita delle persone interessate?
Sorge spontanea una domanda, in azienda ognuno può fare quello che vuole? Certo che no, per questo esistono le regole. Le regole vanno rispettate. Le devono rispettare i lavoratori, le dovrebbero rispettare anche le aziende, si, perché esistono anche per loro.
Cosa dicono le norme e il CCNL sulle sanzionidisciplinari? devono essere proporzionate ai fatti accaduti.
Nel caso di “alterco” (cit. aziendale) che punizione prevede il CCNL? Non il licenziamento.
Come si orienta solitamente la giurisprudenza anche in casi ben più gravi? Non verso il licenziamento.
Cosa prevede la procedura del CCNL e della legge 300 in caso di contestazioni disciplinari?
1)contestazione,
2) giustificazioni,
3) se l’azienda ritiene di non accettare le giustificazioni erogazione sanzione.
In questa vicenda no, la procedura è stata un’altra. Dopo la presunta discussione, istantaneamente le Lavoratrici sono state convocate in direzione aziendale, in tutto questo senza nessuna assistenza sindacale e a mente annebbiata.
Le Lavoratrici si sono trovate davanti un foglio bianco e una penna e sono state invitate a rilasciare e firmare delle dichiarazioni “spontanee”, e qui l’azienda probabilmente è diventata giudice prima che le lavoratrici potessero dare le vere controdeduzioni con l’assistenza del sindacato.
In quale parte del CCNL e/o della legge 300 è scritta questa procedura? Nessuna.
E’ normale approfittare di un contesto che potrebbe non essere del tutto lucido?
In pochissimi minuti sono avvenuti i fatti, l’azienda ha fatto scrivere e firmare le dichiarazioni, ha emesso le contestazioni, le lavoratrici sono state sospese dal lavoro e mandate a casa.
In fase di controdeduzioni il 18 giugno 2024, abbiamo anche lamentato che i fatti reali fossero ben diversi da quelli riportati fornendo anche prove e nomi di persone a conoscenza dei fatti, questi ci risulta che non siano mai stati ascoltati.
A pensar male si sbaglia ma, vista l’ evoluzione dei fatti, (più di) qualche pensiero sulla volontà di voler forzare la mano per arrivare al licenziamento ci attraversa la mente.
Ieri abbiamo inviato all’ azienda l’invito a tornare sui propri passi, ha questa facoltà per alcuni giorni ed è l’unica cosa giusta che la MA possa fare. A sostegno delle due Lavoratrici licenziate abbiamo proclamato 8 ore di sciopero da effettuarsi il giorno 25 giugno su tutti i turni.”
Così riporta la Fiom Chieti in una nota.
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